L’amore

Oh, l’amore…

Sono uscita da una relazione tossica di 8 anni con una persona che mi ha portato all’alcolismo e che non ha mai fatto niente per aiutarmi con i disturbi alimentari. A pensarci, mi chiedo come abbia potuto rimanere lì per così tanto tempo. Ma, a volte, quando sei nel mezzo di un abisso, non ti rendi conto che stai affondando. Ti abitui a galleggiare nel buio, a conviverci, come se fosse l’unica opzione. E così i giorni passano, con una mano tesa a chiudere gli occhi su tutto quello che non va, e una voglia incessante di afferrarti a qualsiasi cosa ti prometta un po’ di sollievo, anche se temporaneo.

Mi guardo indietro e vedo solo fumo e specchi, la sensazione di non essere mai abbastanza per quell’altra persona. Il peso di non essere vista per ciò che ero veramente, ma solo come un mezzo per soddisfare le sue necessità, i suoi capricci, le sue esigenze. E alla fine, sei talmente persa che non sai nemmeno più chi sei. Ogni giorno è una lotta tra il voler star bene e il sentirti come se non meritassi nulla di buono. Ecco dove mi ha portata quella relazione.

Poi, un giorno, è finita. E, forse, mi sono sentita libera… ma anche completamente vuota. Ho camminato senza sapere dove andare, con il cuore un po’ più piccolo e la mente piena di domande. “Come faccio a ricominciare? Come faccio a credere di nuovo in qualcosa di bello?”

E poi è arrivato lui. O meglio, è arrivata la possibilità di amare di nuovo. Una persona che mi ha insegnato cosa significa davvero essere amata, non come una condizione, ma come un gesto genuino. Non mi ha salvato, non ha cercato di cambiarmi, ma mi ha dato l’opportunità di essere me stessa, di prendere il tempo per guarire e di amarmi, con tutte le mie sfumature.

Mi sembra un sogno, sì. Ma non è un sogno. È la realtà, quella che non pensavo di meritare. Ho imparato a essere amata in modo sano, a vedere l’amore come qualcosa che cresce insieme a te, senza forzature, senza pressioni. L’amore che non ti fa sentire inadeguata, ma ti solleva, ti incoraggia a essere la migliore versione di te stessa, ma senza dover mai smettere di essere chi sei. Mi sento capita, ascoltata, accettata. E questo, forse, è il regalo più grande.

Ogni giorno è diverso, ma il bello è che, oggi, posso camminare al suo fianco senza paura. Non è un cammino perfetto, né privo di difficoltà, ma è un cammino che scelgo con consapevolezza. Non è più la solitudine della lotta interna, ma una condivisione, una crescita reciproca.

A volte guardo indietro, e non mi fa più male. So che quelle esperienze, dolorose e difficili, mi hanno insegnato a riconoscere la bellezza di quello che ho ora. Non cerco la perfezione in una relazione, ma un amore che mi faccia sentire che è giusto essere amata, che è giusto amare, anche con tutte le imperfezioni che porto con me.

E chissà, forse l’amore vero è proprio questo: non la fuga dal dolore, ma la capacità di accogliere e crescere insieme, nonostante tutto.