Avevo 13 anni, l’età perfetta per trovarmi nel mezzo di un’esplosione emotiva che avrebbe cambiato il corso della mia vita, ma non nel modo in cui ti aspetti. Come? Oh, semplice! Mia madre ha pensato che fosse giunto il momento di aggiungere un po’ di pepe alla nostra famiglia. E come fa una persona a farlo? Facile: con tradimenti e altri casini relazionali da capogiro. Tutto ciò non è accaduto gradualmente, no no, sarebbe stato troppo noioso! È successo in un battito di ciglia. Un attimo prima ero una bambina che giocava senza pensieri, il minuto dopo ero catapultata nella trama di una soap opera che sembrava scritta apposta per me.
Il primo atto di questa tragedia familiare è stato subito un grande colpo di scena: papà se n’è andato. Così, come se fosse una cosa da nulla, con un colpo secco e il rumore della porta che si chiudeva dietro di lui. “E dove va papà?”, mi chiedevo. E la risposta era semplicemente “se ne va”, portando con sé il suo deodorante, probabilmente l’unica cosa che sembrava indispensabile. Ma la cosa più strana era il silenzio assordante che ha lasciato dietro di sé. Non c’era più quella sensazione di “tutto a posto”, la sicurezza del “tutto sotto controllo”. No, ora c’era solo il rumore della lavatrice che girava troppo forte per sembrare normale, come se stesse cercando di fare da sottofondo alla mia disperazione.
Nel frattempo, io, la protagonista inconsapevole, stavo lì, cercando di capire in quale episodio mi trovassi. Papà non c’era più, ma mia madre, ah, lei no, lei non ha perso tempo! Nel giro di poco tempo, arriva il colpo di scena: il nuovo compagno. E chi sarebbe quest’uomo misterioso? Un tipo che, se lo mettessero in un film horror, sarebbe sicuramente il protagonista. Ma non come cattivo, eh no, troppo facile. Piuttosto, quello che ti fa pensare: “Ma perché la protagonista sta con lui?” Quell’uomo che vedi nella scena e dici, “Non so se mi preoccupa di più la sua faccia o il fatto che sembrerebbe uscito da un film di fantascienza con un ruolo da alieno”.
La parte davvero divertente è che questo nuovo personaggio non si è limitato a fare il suo ingresso trionfale, ma ha deciso che era il caso di mettere il piede nella nostra vita con tanta determinazione, sposandosi con mia madre. Così, nel giro di poco tempo, mi sono ritrovata con una nuova trama che non avevo mai chiesto: una storia fatta di nuove dinamiche, personaggi che non avrei mai scelto e un finale che non sapevo nemmeno di dover vivere. L’incubo perfetto!
E io, nel frattempo? Io ero la spettatrice della mia stessa vita. Mi sembrava di essere una comparsa in un film che non avevo scritto. Ogni giorno mi ritrovavo a fare il tifo per un copione che mi sembrava sempre più assurdo. La mia vita non era più la solita. Non c’era più la tranquillità di una casa che mi accoglieva, solo un ponte che sembrava crollare sotto di me e una sensazione di precarietà costante. E ogni volta che cercavo di fare un passo, sembrava che il terreno sotto i piedi non fosse mai abbastanza stabile.
Poi, è arrivata la grande esplosione: tutto sparito, tutto distrutto. La mia vita, quella di un’adolescente che pensava che avrebbe avuto la solita routine di scuola e qualche ora al parco, è diventata un caos totale. Era come se una forza invisibile avesse deciso che la mia esistenza di bambina “normale” fosse troppo noiosa, e così aveva deciso di cambiarmi canale. E indovina un po’? Il nuovo programma era molto più interessante, solo che io non avevo idea di come gestire tutto questo.
La separazione, poi, è stata davvero un’opera d’arte. Chi ha bisogno di una trama lineare, chi ha bisogno di un finale felice, quando puoi avere un drama in tempo reale, che ti costringe a fare il tifo per i personaggi più improbabili? Io ero in piedi sul bordo del mio palco, con il cuore che batteva troppo forte e l’ansia che cresceva ad ogni episodio. E, tra una lacrima e una risata nervosa, mi rendevo conto che la mia vita era ormai una serie tv fatta di colpi di scena inaspettati e personaggi antipatici che entravano ed uscivano senza chiedere permesso. Una stagione infinita, piena di problemi che sembravano più grandi di me.